Gli enti di staff sono, per definizione, improduttivi.
Spesso la “produzione” , indipendentemente dal fatto che produca pezzi o idee o Software o soluzioni o ancora servizi vede gli enti di staff come un fardello da trasportare.

Altrettanto sovente guardano agli aspetti del proprio lavoro che si affacciano, ad esempio, all’area amministrativa, come una inutile ed arida perdita di tempo.

  …I tempi cambiano…

Negli ultimi anni abbiamo imparato, anche abbastanza velocemente, a capire che la produzione non è più legata alla vecchia (seppur rinnovata) catena di montaggio il cui prodotto finale è tangibile e misurabile, ma anche tutti i nuovi “prodotti” che il mercato chiede.

Oggi i servizi offerti fanno la differenza nell’offerta delle aziende e sono nate sempre più società di consulenza, outsourcing di vario tipo (amministrativo puro, società di outplacement, servizi legati al mondo dei buyer, consulenze specialistiche per rinforzare la brand reputation eccetera).

…..ma non per tutti….

Nonostante questa flessibilità intellettuale che ci caratterizza, non riusciamo a cambiare (e far cambiare) punto di vista nei confronti, ad esempio, della funzione amministrazione- finanza e controllo.
Vero è che tale attività non viene fatturata ai clienti.
E’ pensiero comune: un’ azienda non può fare a meno di PC funzionanti e manutenuti grazie al supporto dei tecnici interni, che svolgono questa attività sia per l’interno che presso clienti terzi.

MA LA STESSA AZIENDA POTREBBE FUNZIONARE SENZA LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA?

È pacifico che in base alla dimensione delle aziende in esame, “funzione amministrativa” può assumere diversi connotati e dimensioni: la struttura delle piccole realtà non può essere analoga a quella delle grandi aziende.
Mano a mano che cresce la dimensione e complessità aziendale, crescono anche le necessità amministrative e la struttura delle stesse.
Ma anche nelle realtà più piccole, ci deve essere qualcuno (il titolare della piccola azienda, il direttore finanza amministrazione e controllo della grande) che deve tirare le redini della funzione, analizzare i dati e accertarsi che tutto sia a norma.
A norma in base ai principi contabili e fiscali, ma anche coerenti con la redditività attesa: sapere che un prodotto/servizio produce una perdita è un’informazione importante.

Il management e gli stakeholder possono prendere decisioni solo se hanno informazioni come un budget di riferimento, devianze tra budget e consuntivi (la previsione era errata o ci sono stati eventi non prevedibili?) marginalità di linee di prodotti.

Aiutare a far scelte utili per incrementare la redditività dell’azienda non è forse analogo a produrre per vendere un bene ? in entrambi i casi lo scopo è incrementare l’utile dell’azienda.

Katiuscia Marchesan