È a partire dal Novecento che il nome della città di Ivrea si fonde con il termine modernismo, grazie al suo affacciarsi all’Europa e al mondo con un’architettura innovativa, diventata un modello da seguire, e la scommessa industriale lanciata dall’azienda Olivetti.

L’affermazione dell’azienda fondata da Camillo Olivetti ha comportato una ripercussione positiva e fondamentale per l’intera città-capoluogo del Canavese, poiché la business strategy perseguita ha anticipato delle necessità che sarebbero emerse nei decenni successivi, lasciando all’intera zona un’eredità fondamentale per il suo sviluppo.

A distanza di molto tempo dalla costruzione della Fabbrica di Mattoni Rossi, oggi è proprio grazie a quei mattoni che via Jervis è conosciuta in tutto il mondo per la sua architettura, considerata unica al mondo e definita da Le Corbusier “la via più bella del mondo”, e per le aziende che in quella via dettano nuove strategie industriali.

Tesi, nell’ultimo trentennio si è affermata tra le aziende protagoniste della via che, nel 2019, ha portato la città ad essere inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco come “Ivrea, città industriale del XX secolo”: un riconoscimento che accresce il valore della città e delle aziende ospitate che, pur avendo dei obiettivi differenti da raggiungere, grazie al fatto di condividere un luogo conciliano il proprio lavoro per rispondere alle esigenze del mercato. Allo stesso tempo, le aziende di Ivrea lavorano in squadra con quelle del territorio per raggiungere un obiettivo comune nato con Adriano Olivetti e portato avanti da Il Quinto Ampliamentocreare un’impresa civile che adoperi una trasformazione concreta sia in campo economico che sociale. L’idea olivettiana a distanza di molti anni risulta ancora credibile e percorribile, e l’obiettivo comune che fa della città di Ivrea un paradigma aziendale moderno e innovativo nello stesso tempo, definendo ciascuna realtà aziendale come un’entità autonoma, ciascuna con i propri focus, ma nello stesso tempo in grado di diventare una sola entità con un solo grande scopo.

FAR VIVERE IL PROGETTO DI UN’IVREA RINASCIMENTALE, RENDERLO UN PATRIMONIO DA SALVAGUARDARE ALL’INTERNO DI UN’EPOCA STORICA FLUIDA DOVE TUTTO È AFFIDATO A REALTÀ VIRTUALI, RENDERSI EREDI DELL’ESEMPIO DI ADRIANO OLIVETTI QUALE IMPRENDITORE DI IDEE: SFIDE NON DA POCO, ANZI. SI TRATTA DI UNA SCOMMESSA IN GRADO DI CONCILIARE DUE REALTÀ OPPOSTE TRA LORO, TRADIZIONE E INNOVAZIONE.

Tesi all’interno di questa realtà si pone come un’azienda capace di lavorare per tale salvaguardia ma al contempo di aprirsi al nuovo, attraverso collaborazioni con altre realtà e un organico giovane e dinamico che risponde alle nuove esigenze di mercato, sempre più competitive, mediante la competenza e la formazione costante del suo team.