Spesso, si parla di propensione al rischio quando si deve definire la tipologia di investimenti da proporre ad un potenziale investitore: obbligazioni per chi non vuole rischiare, azioni per chi accetta il rischio di una perdita – controbilanciato dalla possibilità di incrementare i guadagni. Anche la tipologia di lavoro scelto manifesta la propensione al rischio: lavoratore dipendente o imprenditore?, e tra gli imprenditori, c’è chi preferisce investire in nuove tecnologie e mercati oppure chi vuole consolidare la propria posizione.
… e per le vacanze? La prenotazione è una questione di propensione al rischio: le condizioni cambiano nel tempo e a seconda della meta desiderata. In taluni casi prenotare con largo anticipo permette di ottenere i prezzi migliori, in altri casi il last minute ha offerte imperdibili. (Un tempo, il last minute, per chi accettava il rischio di non partire, aveva prezzi molto più concorrenziali delle altre offerte).
La domanda è: si vuole decidere in anticipo quanto spendere oppure si è disponibili a prenotare all’ultimo momento sperando di poter usufruire di un prezzo stracciato? Si preferisce pianificare tutto con calma e minimizzare eventuali sorprese? Oppure i programmi blindati vengono visti come rigide sbarre di una gabbia?
La propensione a mettersi in gioco, a rischiare, a gestire gli imprevisti, guidano ogni decisione.
Non siamo solo ratio: studiamo quali siano gli investimenti migliori e le strategie vincenti. Analizziamo i fattori esterni (politici e economici) per guidare le nostre scelte. Accanto a questo importante bagaglio, il vissuto di ogni individuo condiziona le proprie scelte.
La propensione al rischio, ovvero la parte meno razionale che c’è in noi, dunque, non è assolutamente solo un concetto abbinabile all’alta finanza, ma guida anche la prenotazione delle ferie estive.
A proposito, voi avete già prenotato le vacanze? ?